Adiacente a piazza Ordelaffi si trova il Duomo o Chiesa di Santa Croce, cosiddetta per via della reliquia del Sacro Legno che vi è conservata. L’edificio sacro sorge sulle rovine di un’antica pieve, anteriore al XII secolo. L’attuale aspetto è frutto dell’imponente intervento di riedificazione, che seguì l’abbattimento della chiesa romanico gotica, portato a termine nel 1841.
Dalla navata destra si accede alla Cappella del Santissimo Sacramento, già Santuario della Madonna della Ferita, edificata nel 1490 per volere di Caterina Sforza che ne commissionò il progetto all’architetto Pace di Maso del Bombace. La cappella era inizialmente staccata dal resto della struttura principale, per questo si trova in posizione leggermente obliqua rispetto alla navata centrale.
Sull’altare sinistro è collocata La Vergine della Ferita, quattrocentesco affresco di autore ignoto, originariamente posto su un muro esterno, così chiamato perché, secondo la tradizione, un soldato appartenente alla famiglia degli Orgogliosi, stizzito per aver perso al gioco, vibrò un fendente all’immagine sacra che, miracolosamente, cominciò a sanguinare.
Sul lato sinistro della chiesa si trova la Cappella della Madonna del Fuoco, ricca di marmi e dipinti, realizzata tra il 1619 e il 1636. Al centro della cappella troneggia la xilografia raffigurante la Vergine con Bambino, risalente alla fine del XIV secolo: è l’immagine della Madonna del Fuoco, protettrice di Forlì, che il 4 febbraio 1428 si salvò dall’incendio della scuola del Maestro Lombardino e il cui culto era già diffuso ai tempi di Caterina Sforza che le era particolarmente devota.
In fondo alla navata sinistra, è collocato uno splendido esemplare di crocifisso ligneo, databile al XII secolo, di scuola romanico-lombarda, un’opera di grande valore storico, tanto da poter essere considerata ai vertici del suo genere in Italia.