A nord del centro della città, a ridosso della fascia degli orti di via Curte, si estende l’imponente Monastero della Torre e l’annessa Chiesa di Santa Maria della Ripa.
L’imponente sito occupa una superficie complessiva di circa 23.000 metri quadrati. La sua storia è antica e articolata. Risale al 1474 l’inizio dei lavori di costruzione del monastero, voluto dal vescovo Alessandro Numai, il quale posò la prima pietra su un terreno donato alla curia dall’allora signore di Forlì, Pino III Ordelaffi. Dopo la morte di quest’ultimo, prima Girolamo Riario, quindi sua moglie Caterina Sforza divennero protettori del monastero, stabilendo un profondo legame con le suore Francescane che vi risiedevano.
La recinzione muraria venne terminata nel 1484, mentre la chiesa e il convento furono consacrati il 7 maggio 1497, alla presenza di Caterina Sforza. Tra il XVII e il XVIII secolo, all’apice del proprio splendore, il complesso giunse a ospitare un’ottantina di monache e l’educandato, frequentato da giovani provenienti dalle nobili famiglie forlivesi.
Dopo essere stato nel secolo scorso sede del Distretto militare, oggi il Monastero della Ripa, di proprietà del Demanio, resta in attesa di un progetto di recupero che ne valorizzi l’importanza storica e monumentale, e che consenta la restituzione alla città di uno dei suoi luoghi di maggiore fascino.